È la prima casa che vedete quando entrate nella Città Vecchia dalla Porta di San Giovanni.
La gente del posto chiama questa porta la “Porta Rossa”, in memoria di coloro che hanno perso la vita a difenderla.
Era la residenza del cavaliere responsabile della guarnigione della Porta.
Quando i Cavalieri consegnarono Rodi ai Turchi nel 1522, le famiglie turche e (molto più tardi) quelle greche ed ebree iniziarono a condividere la grande casa.
Le loro origini diverse, le religioni contrastanti e le memorie amare non li hanno impedito di vivere in armonia sotto lo stesso tetto e far crescere i loro figli insieme.
Abbiamo rispettato il suo carattere e le sue particolarità.
Prendemmo cura del vecchio albero di gelso nel giardino e abbiamo piantato delle erbe, come quelle usate dalle casalinghe che una volta vivevano qui.
La nostra intenzione è stata di costruire un piccolo albergo solo per pochi, selezionati ospiti.
Offrire loro tutta l’attenzione che desiderano, facendoli iniziare la loro giornata con una colazione preparata con amore con prodotti locali freschi e selezionando accuratamente i vini che gusteranno alla sera.
L’arredamento, l’illuminazione, gli oggetti e i tappeti conferiscono, ad ogni spazio, un’atmosfera calda e familiare.
Il lusso è stato equilibrato con la semplicità e il design moderno, accompagnato da vecchi oggetti da collezione.
Ora, la nostra intenzione è che i nostri ospiti trovino, alla Kokkini Porta Rossa, una seconda casa e che vedano Rodi in un modo che altrimenti non potrebbero farlo.